Tutti i commenti di Riccardo C.
Pubblicato in data: 27 marzo 2017
Capolavoro assoluto
Senza dubbio alcuno, un capolavoro assoluto ma anche un album difficile, che richiede una certa predisposizione ed ascolti multipli. La complessitÁ delle composizioni, l'importanza degli argomenti trattati, i suoni e la lunghezza stessa dell'album osteggiano chi ricerca un disco da suonare con leggerezza. E' un lavoro, questo, che trasuda sofferenza, fatica, disperazione. Bisogna affrontarlo leggendo bene il booklet, traducendo e seguendo i testi, suonandolo senza soluzione di continuitÁ . Così, sono certo, dopo un poco di impegno, ne emergerÁ , forse, il disco più bello dei Pain of Salvation.
Pubblicato in data: 27 marzo 2017
Una certezza del Prog "eclettico"
Ho sempre considerato le etichette un male necessario. Male perchè categorizzare è sempre limitativo ed induce a grossolani errori di valutazione. Necessario perchè ci aiutano ad orientarci in un mare di generi caratterizzati da contaminazioni incrociate. Ho definito gli Haken un gruppo di prog eclettico dal momento che nei loro album troviamo elementi che vanno dal prog romantico dei '70 al neo degli '80, al metal oppure al black. Il loro album di debutto, Aquarius, ne era un'ottima rappresentazione. Affinity, invece, mostra un versante più Neo-Prog, pur mantenendo sempre alto il livello delle contaminazioni incrociate. E' un gran bell'album, come tutti gli altri di questa sorprendente band, d'altro canto, che affascina e coinvolge in modo molto spontaneo. Reputo questo gruppo di valore assoluto, nel panorama attuale, e consiglio a tutti gli amanti del prog in generale di approfondirne la conoscenza.
Pubblicato in data: 27 marzo 2017
Tiamat in gran forma
The Scarred People rientra, senza dubbio alcuno, tra i migliori album dei Tiamat e mostra una band in gran forma. Non siamo ai livelli di Wild Honey o Another Kind of Slumber, capolavori assoluti, ma sia il song-writing sia la compattezza dell'album rendono questo lavoro piacevole, mai scontato, coinvolgente e di buon livello. L'atmosfera, cupa e romantica al contempo, è tipicamente Tiamat, il suono, compatto e potente, rende al meglio le grandi aperture che da sempre caratterizzano lo stile di questo gruppo. Ne consiglio vivamente l'ascolto a chi ha amato, oltre i due capolavori di cui sopra, Pray, di cui The Scarred People sembra la naturale continuazione.