Tutti i commenti di Cesare V.
Pubblicato in data: 2 agosto 2019
Una pietra miliare... c'è bisogno di dirlo?
Disco fantastico, ogni traccia è un pugno nello stomaco.
Vidi i Motorhead a Bologna il 24 Marzo 1980 durante il tour di questo album, una serata indimenticabile.
Peccato che oggi quel palco sarebbe vuoto... They played rock and roll!!
Pubblicato in data: 1 febbraio 2019
Classe e raffinatezza
Non sempre la collaborazione tra musicisti eccelsi porta ai risultati che ci si aspetterebbe. Ma in questo caso, Doug Aldrich (Whitesnake, Dio, Dead Daisies, etc...), Jack Blades (Night Ranger, Damn Yankees) e Deen Castronovo (Wild Dogs, Bad English, Hardline, Ozzy, Journey, e chi più ne ha...) raggiungono l'obbiettivo di creare un disco di ottima qualità, come del resto avevano già fatto con il primo omonimo album. Riff trascinanti, melodie azzeccate e di presa immediata, il giusto gusto nel miscelare momenti di hard rock trascinante con altri più intimi e malinconici. Insomma uno dei migliori album di Hard Rock melodico del 2017, da non perdere per ogni amante del genere.
Pubblicato in data: 21 febbraio 2018
I Kansas tornano con il botto.
Nonostante la formazione sia quella degli esordi soltanto per i due settimi, The Prelude Implicit è l'album dei Kansas più Kansas dai tempi di Drastic Measures del 1983. L'assenza di Steve Walsh alla voce e alle tastiere e quella di Rich Williams al violino e voce non si percepiscono in nessuna nelle tracce, ma non perchè la loro personalità ecclettica non fosse essenziale per la band, ma piuttosto perchè i (più o meno) nuovi membri della band li sostituiscono in maniera impeccabile. Questo probabilmente perchè prima di essere musicisti preparati è evidente che siano fans della musica dei Kansas e legati all'eredità musicale che questa fondamentale band ha lasciato e continua a lasciare nel paesaggio del progressive mondiale.
Indispensabile!!
Pubblicato in data: 9 febbraio 2018
Trent'anni ma la Crema è ancora fresca!
Con questo nuovo album, che arriva a quattro anni di distanza dal precedente Ceremonial, i Pink Cream 69 festeggiano i trent'anni di attività confermandosi come una delle realtà più fresche e piacevoli del Metal melodico teutonico.
La formazione è la stessa che si è stabilizzata nel 2012, guidata dal veterano David Readman, che sostituì Andi Deris alla voce nel lontano 1994, dal bassista/produttore Dennis Ward e dal chitarrista Alfred Koffler che formarono la band nel 1987 insieme al batterista Kosta Zafiriou, dal 2012 uscito dalla formazione.
Chi segue la band da tempo non rimarrà stupito dalla splendida produzione, dai suoni potenti e dalla perfetta esecuzione che sono i marchi di fabbrica di questo combo.
Ciliegina sulla torta il secondo CD, registrato dal vivo, che raccoglie alcune loro canzoni degli anni passati. Io non me lo sono fatto scappare.
Pubblicato in data: 11 gennaio 2018
Cosa vi aspettate da un disco Heavy Metal?
L'Heavy Metal è il genere che forse più di ogni altro si basa su alcuni clichè imprescindibili... se
non si rispettano questi dogmi fondamentali allora probabilmente si suona qualcos'altro.
Ho letto commenti non proprio lusinghieri relativi a questo secondo album dei Fullforce, super gruppo
composto da tanti ex membri di gruppi che suonano metal classico. Sinceramente non capisco perchè un
prodotto come questo debba essere criticato perchè segue tutte le regole che caratterizzano un album
Heavy, quando le stesse caratteristiche fanno di un disco degli Hammerfall, tanto per citare una band
che di clichè se ne intende, un album da avere assolutamente nella propria discografia.
A me questo album è piaciuto, contiene alcune canzoni dalla carica indiscutibile, pecca forse un po'
nella produzione che ha portato ad un suono un po' troppo chiuso.
Lo ricomprerei...
Pubblicato in data: 10 gennaio 2018
Non indispensabile
La seconda vita artistica degli Europe, iniziata nel 2004 con "Start from the Dark", mi aveva preso bene e seguivo la band di Tempest e soci con interesse. Questo fino a "Last Look of Eden". I tre album seguenti, compreso questo ultimo "Walk The Earth", non mi hanno più entusiasmato. Sarà il suono cupo che mi sembra pervada ogni canzone, le tastiere di Michaeli che mi hanno stancato o il fatto che le canzoni mi sembrino tutte uguali, qualsiasi cosa sia sta di fatto che difficilmente riesco a dedicare agli Europe più di un paio di ascolti per album, e l'ultima loro fatica non fà eccezione.
Peccato perchè reputo Joey Tempest uno dei migliori front man del panorama rock mondiale e la band dal vivo spettacolare.
Da avere solo se si vuole completare la discografia di una band storica.
Intanto mi riascolto Hero...
Pubblicato in data: 21 dicembre 2017
Turn the cross...
...upside down... quanto mi ha tormentato a metà degli anni '80 questo ipnotico ritornello!
E ora gli Oz sono tornati, riemersi dalle lande ghiacciate della Finlandia, con il primo album totalmente inedito dal 1991. Solo il batterista Mark Ruffneck è rimasto dalla formazione storica, ma i nuovi arrivati non fanno rimpiangere i vecchi elementi della band. In particolare il nuovo cantante Vince Koivula, risulta fondamentale per il nuovo percorso della band, grazie ad un apporto vocale di prim'ordine. Il genere è quello al quale ci hanno abituato negli anni '80, solidamente collegato alla New Wave Of British Heavy Metal, proposto con rinnovata e trascinante grinta. Un ottimo disco di classico, inossidabile e incandescente Heavy Metal!
Pubblicato in data: 1 dicembre 2017
Ben fatto Annette!
Dopo essersi lasciata alle spalle, sembra in maniera non troppo amichevole, l'esperienza con i Nightwish e un album solista del 2014 passato abbastanza inosservato, torna più agguerrita e sensuale che mai Annette Olzon.
La collaborazione con il chitarrista e tastierista Jani Liimatainen, proveniente dai Sonata Arctica, ha dato vita al progetto Dark Element. L'impronta del passato è evidente in tutte le tracce dell'album, in particolare in canzoni come My Sweet Mystery e The Ghost and the Reaper, che portano immediatamente alla mente la band di Tuomas Holopainen e soci. Il tutto con qualche influenza etnica in meno rispetto ai Nightwish, con qualche virtuosismo chitarristico in più e un uso equilibrato di suoni elettronici complementari che svecchiano decisamente il genere. Come risultato un album di piacevole ascolto che scorre fluido tra le orecchie.
Bello...e bella anche la maglietta.
Pubblicato in data: 29 novembre 2017
Attento a quello che desideri...
...ma questa volta il famoso monito va' inteso in senso positivo.
Mi sono sempre chiesto come fosse possibile che una band seminale come i Riot, le cui origini risalgono agli anni '70, non avesse mai pubblicato in una così lunga carriera, una videocassetta o un DVD ufficiale di un loro concerto. Forse qualcuno mi ha letto nel pensiero e nell'operazione che ha coinvolto la ristampa di alcuni loro vecchi album ecco apparire questo Shine On con un bonus DVD che già da solo varrebbe l'acquisto, ad un prezzo veramente molto onesto. Il concerto è degli inizi del 1998 registrato a Tokyo. Nella formazione ovviamente l'indimenticabile Mark Reale e il fenomeno Bobby Jarzombek alla batteria, a cui sono dedicati anche alcuni bonus del DVD. La setlist da manuale può portare ad una sola conclusione: da avere assolutamente.
Pubblicato in data: 31 ottobre 2017
Nessun limite alla creatività
Eclettici, imprevedibili, creativi, in alcuni casi quasi geniali: tutto questo sono i Tangent. Progressivi al limite del jazz rock, anche in questo album ci propongono una serie di composizioni che invogliano l'ascoltatore ad approfondire e a scoprire nuove sfumature inedite ogni volta che il cd viene posto nel lettore. Non si arriva alla bellezza e alla perfezione dei primi due album, indimenticabili, ma chi ama il progressive di ieri e di oggi non potrà che rimanere affascinato da questa loro ultima fatica.