21st century breakdown | CD | Green Day

da Oliver Kube (16.04.2009) Ok, prima le cattive notizie: "21st Century Breakdown" non è la stessa gemma di valore che fu il suo predecessore "American Idiot". Non troverete singoli brillanti come la canzone che dava il titolo all’album, l’inno che fu "Boulevard Of Broken Dreams" o la ballata strappalacrime intitolata "Wake Me Up When September Ends". È anche vero che pietre miliari come "American Idiot" vengono in genere prodotte un’unica volta nel corso della vita di una band. Ma ecco le buone notizie: dal punto di vista del sound ci troviamo davanti a del materiale di qualità. Il produttore dell’album (nonché batterista dei Garbage) Butch Wig, che ha già lavorato con artisti del calibro di Nirvana, The Smashing Pumpkins ed Hamlet, ha fornito alla band una notevole forza d’impatto. Nonostante le critiche, non mancano certo pezzi eccellenti come "Horseshoes And Handgranades" (corposa e groovy), "Before The Lobotomy" (un interessante mix di assoli di piano, ritmo pompanti e arrangiamenti ska), "Viva la gloria? (little girl)" (magnetica e molto bella) e anche la canzone che da il titolo all’album, che nasce come traccia molto veloce e ritmata per evolversi in un pezzo d’impatto epico.