5th season | CD | Dreamscape

da Alberto Capettini (21.01.2008) Dopo l’interlocutorio ‘Revoiced’ del 2005, album che riproponeva vecchi brani della band rivisti attraverso l’interpretazione della nuova line-up si rifanno vivi i Dreamscape, prog metal band da sempre un po’ troppo derivativa ma comunque piacevole per chi frequenta queste sonorità abitualmente; ‘5th Season’ oltre ad essere la terza uscita targata Massacre passerà alle cronache anche per essere l’ultima caratterizzata dalla presenza di Roland Stoll alla voce, Jan Vacik alle tastiere (membro fondatore nonché proprietario proprio dei Dreamscape Studios) e Benno Schmidtler al basso perché hanno tutti deciso di lasciare il co-fondatore Wolfgang Kerinnis per dedicarsi a nuovi progetti. Come le precedenti release del combo tedesco siamo di fronte ad una mera riproposizione degli stilemi tipici del genere citato, con piccole iniezioni di Dream Theater, Vanden Plas e compagnia suonante ma anche con alcuni tratti innegabilmente attraenti e di piacevole ascolto (perlomeno per chi è abituato a tali sonorità); valgano come esempio la suite ‘5th Season’ e le valide ‘Different’ e ‘Point Zero’ con un gran lavoro di Kerinnis alla chitarra ben coadiuvato da una batteria che nonostante i vari drummer che si sono succeduti in seno alla band è sempre stata uno strumento vitale per la riuscita delle composizioni dei Dreamscape. Solito lavoro per una ristretta porzione di pubblico anche se ben, prodotto e suonato…basterà?

da Lothar Landt (07.10.2007) Dopo l’interlocutorio ‘Revoiced’ del 2005, album che riproponeva vecchi brani della band rivisti attraverso l’interpretazione della nuova line-up si rifanno vivi i Dreamscape, prog metal band da sempre un po’ troppo derivativa ma comunque piacevole per chi frequenta queste sonorità abitualmente; ‘5th Season’ oltre ad essere la terza uscita targata Massacre passerà alle cronache anche per essere l’ultima caratterizzata dalla presenza di Roland Stoll alla voce, Jan Vacik alle tastiere (membro fondatore nonché proprietario proprio dei Dreamscape Studios) e Benno Schmidtler al basso perché hanno tutti deciso di lasciare il co-fondatore Wolfgang Kerinnis per dedicarsi a nuovi progetti. Come le precedenti release del combo tedesco siamo di fronte ad una mera riproposizione degli stilemi tipici del genere citato, con piccole iniezioni di Dream Theater, Vanden Plas e compagnia suonante ma anche con alcuni tratti innegabilmente attraenti e di piacevole ascolto (perlomeno per chi è abituato a tali sonorità); valgano come esempio la suite ‘5th Season’ e le valide ‘Different’ e ‘Point Zero’ con un gran lavoro di Kerinnis alla chitarra ben coadiuvato da una batteria che nonostante i vari drummer che si sono succeduti in seno alla band è sempre stata uno strumento vitale per la riuscita delle composizioni dei Dreamscape. Solito lavoro per una ristretta porzione di pubblico anche se ben, prodotto e suonato…basterà?