Architect of lies | CD | Mercenary
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| Codice articolo | 434698 |
|---|---|
| Titolo | Architect of lies |
| Genere Musicale | Melodic Death Metal |
| Tema | Band |
| Band | Mercenary |
| Data di pubblicazione | 24/03/2008 |
| Tipologia prodotto | CD |
|---|---|
| Media - Formato 1-3 | CD |
CD 1
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1.New Desire
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2.Bloodsong
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3.Embrace the nothing
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4.This Black And Endless Never
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5.Isolation (The loneliness in December)
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6.The Endless Fall
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7.Black And Hollow
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8.Execution Style
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9.I am lies
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10.Public Failure Number One
da Alberto Capettini (10.04.2008) Che dispiacere dover ammettere che una band valida come i Mercenary si sia omologata agli stilemi più banali del death melodico (e anche, di conseguenza, di certo metalcore) ma il nuovo "Architect Of Lies" ci porta proprio a questo tipo di considerazione pur essendo composto da pezzi concisi che rendono l’ascolto più fruibile che in passato; riteniamo comunque che il nuovo lavoro sia un piccolo passo indietro rispetto al valido "The Hours That Remain" pur mantenendone le stesse coordinate stilistiche. Non è che si possa effettuare un attacco critico in grande stile ai danesi dato che formalmente la band si muove con disinvoltura nei meandri di un mix fatto di death/thrash alla Soilwork/In Flames (i suoni sono praticamente identici), dark metal alla Evergrey ("Black And Hollow") e venature di metal classico (soprattutto nella vocalità di Mikkel Sandager). Come spiegato però da loro ci saremmo aspettati una minore uniformità: "New Desire" ad esempio è prevedibilissima mentre ci sarebbe piaciuto ascoltare più tracce simili alla bella "Embrace The Nothing" o al singolo "Isolation (The Loneliness In December)"; il citato cantato "classico" è in più di un’occasione vicino ai Judas Priest anche se mischiato al growling opera del bassista Rene Pedersen. Sicuramente i Mercenary hanno affinato la propria proposta anche se non sembrano volersi muovere dall’orticello che si sono coltivati con cura (perlomeno dal 2002 in poi) e che pare piacere ad un buon numero di fan proprio perché va a toccare i punti cardine del dogma metal ma la domanda che sorge spontanea è questa: potranno/vorranno evolversi in futuro?