Chinese democracy | CD | Guns N' Roses

da Thomas Clausen (09.01.2009) Signore e signori, finalmente è tornato sul ring: W. Axl Rose, lo spaccone e imprescindibile perno della Sunset Strip hollywoodiana è di nuovo tra noi e con il mostruoso hard rock di "Chinese democracy" sta insegnando al mondo cosa vuol dire avere gli attributi giusti. Le chiacchiere sono volate a proposito del più rimandato e, probabilmente, più costoso disco di tutti i tempi, ma anche se si stenta a crederlo tutta questa attesa ha dato i suoi frutti. Dopo quasi 17 anni, bruciando per la produzione oltre 100 milioni di dollari, l'eccentrico sopravvissuto dei primi G'n'R e la sua nuova squadra sono finalmente fuori, con quasi tutte le vecchie manie di grandezza e gli eccessi della vita rock-style che ci sono tanto mancati; con quelle ballate meravigliose che ti gonfiano gli occhi e quell'attitudine da "fuck you all" che l'icona con la bandana ha sempre portato con sé, lasciandosi alle spalle solo i pantaloni attillati e mostrando un’espressione più dura e tirata (merito del Botox). E anche se mancano all'appello personaggi importanti come Slash o Duff, Axl è ancora Axl, assolutamente: con tutta la vanità e la stravaganza di un tempo, ma anche con la brillantezza e la grande capacità di scrivere canzoni perfette che lo contraddistinguono. Quanto basta forse per un nuovo capolavoro.