Come to my kingdom | CD | House Of Lords

da Giovanni Barbo (10.04.2008) Gli House Of Lords riprendono il discorso già intrapreso con il precedente ottimo ritorno al sound classico di "World Upside Down" e lo amplificano, in senso letterale, all'ennesima potenza. I chorus da lanciare nell'etere sono più pompati che mai, e in questo senso l'assenza di Gregg Giuffria è miracolosamente compensata da questa nuova efficace formazione, che riporta alla memoria i fasti di un capolavoro come "Sahara", ovvero il più vicino parente di "Come To My Kingdom". Un lavoro, quest'ultimo, che è vera e propria manna dal cielo per tutto gli amanti di quella fase musicale in cui gli House Of Lords sono passati alla storia grazie alla loro abilità nel miscelare pomp rock e AOR. Unica pecca, se di pecca vera si può parlarem, un leggero ammorbidimento del sound, con il pur buon lavoro del chitarrista Jimi Bell tenuto in secondo piano dalla produzione - curata dal cantante James Christian, unico superstite dei tempi d'oro. La melodrammaticità della title track è quella dei tempi migliori, così come irresistibile è il crescendo di "I Need To Fly". "Another Day From Heaven", la linea melodica del chorus miracolosamente vicina a quella di "Just Another Day" di Jon Secada, è la classica ballad perfetta che gli House Of Lords dimostrano di saper ancora scrivere. Ma è un continuo susseguirsi di potenziali hit del tempo che fu: magistrale l'uso delle backing vocals nelle direttissime "In A Perfect World" e "one Foot In The Dark", colorate da una performance di James Christian semplicemente immensa. E che dire di quella sublime linea di basso - gentile concessione della new entry Chris McCarville - che ci riporta dritti dritti negli anni Ottanta nella deliziosa "I Believe"? Leggero calo nel finale, prima della toccante e furba riproposizione di "Another Day From Heaven", in versione per pianoforte e voce. Senza mezzi termini, "Come To My Kingdom" è uno dei migliori esempi di pomp rock degli ultimi anni, poderosamente efficace nella sua ingenuità, cascate di emozioni che seguono da vicino cascate di tastiere. Poco importa, in questo senso, che della formazione originale sia rimasto il solo James Christian: gli House Of Lords sono davvero tornati!