Death is this communion | CD | High On Fire

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Undici tracce hard con riff heavy.
Codice articolo 433113
Titolo Death is this communion
Genere Musicale Stoner Rock
Tema Band
Band High On Fire
Data di pubblicazione 12/10/2007
Tipologia prodotto CD
Media - Formato 1-3 CD

CD 1

  • 1.
    Fury whip
  • 2.
    Waste of tiamat
  • 3.
    Death is this communion
  • 4.
    Khanrad's wall
  • 5.
    Turk
  • 6.
    Headhunter
  • 7.
    Rumors of war
  • 8.
    DII
  • 9.
    Cyclopian scape
  • 10.
    Ehtereal
  • 11.
    Return to NOD

da Michele Baccinelli (21.01.2008) Come se i Mastodon, dopo ‘Leviathan’, avessero preso la strada dei Metallica piuttosto che quella dei Rush. ‘Death Is This Communion’, ultimo lavoro in studio degli High On Fire, è fortemente debitore di certi Mastodon, ma potremmo dire anche di certi Slayer, Motorhead e Black Sabbath, ma soprattutto è un disco assolutamente, volutamente e fortissimamente metal. Non siamo sicuri che meriti la maiuscola, ma di certo merita attenzione un lavoro che non lesina riffoni granitici e, appunto, Mastodontici, assoli fiume come non si sentivano da anni e ritmiche che rimandano a certe pesantezze tipicamente ottantiane. Matt Pike ha messo praticamente da parte ogni reminiscenza di quella mostruosa band che rispondeva al nome di Sleep, lasciandole al mastermind Justin Mahler (date un’ascoltata ai Sabians) per concentrarsi sul suo animo più metallaro, scevro di ogni connotazione stoner o doom, eccezion fatta per certi intermezzi acustici o per alcuni rallentamenti che richiamano molto i riff di Tony Iommi. E i risultati sono sicuramente, non fosse altro per alcuni difetti, come un’eccessiva ripetitività di alcune soluzioni e una non proprio fantasiosa performance del batterista Des Kensel, ottimo quando c’è da picchiare ma forse un po’ troppo monotematico. Difetti che comunque non scalfiscono il valore di un disco che, altro pregio, cresce considerevolmente con il numero degli ascolti.

da Starbuck (07.10.2007) Come se i Mastodon, dopo ‘Leviathan’, avessero preso la strada dei Metallica piuttosto che quella dei Rush. ‘Death Is This Communion’, ultimo lavoro in studio degli High On Fire, è fortemente debitore di certi Mastodon, ma potremmo dire anche di certi Slayer, Motorhead e Black Sabbath, ma soprattutto è un disco assolutamente, volutamente e fortissimamente metal. Non siamo sicuri che meriti la maiuscola, ma di certo merita attenzione un lavoro che non lesina riffoni granitici e, appunto, Mastodontici, assoli fiume come non si sentivano da anni e ritmiche che rimandano a certe pesantezze tipicamente ottantiane. Matt Pike ha messo praticamente da parte ogni reminiscenza di quella mostruosa band che rispondeva al nome di Sleep, lasciandole al mastermind Justin Mahler (date un’ascoltata ai Sabians) per concentrarsi sul suo animo più metallaro, scevro di ogni connotazione stoner o doom, eccezion fatta per certi intermezzi acustici o per alcuni rallentamenti che richiamano molto i riff di Tony Iommi. E i risultati sono sicuramente, non fosse altro per alcuni difetti, come un’eccessiva ripetitività di alcune soluzioni e una non proprio fantasiosa performance del batterista Des Kensel, ottimo quando c’è da picchiare ma forse un po’ troppo monotematico. Difetti che comunque non scalfiscono il valore di un disco che, altro pregio, cresce considerevolmente con il numero degli ascolti.