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Scheda Articolo
Codice articolo | 309641 |
Colore | nero |
Genere Musicale | Black Metal |
Esclusiva EMP | No |
Media - Formato 1-3 | LP |
Tema | Band |
Band | Darkthrone |
Tipologia prodotto | LP |
Data di pubblicazione | 15/10/2007 |
Genere | Unisex |
LP 1
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1.These Shores Are Damned
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2.Canadian Metal
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3.The Church Of Real Metal
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4.The Banners Of Old
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5.F.O.A.D.
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6.Splitkein Fever
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7.Raised On Rock
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8.Pervertor Of The 7 Gates
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9.Wisdom Of The Dead
da Serpent (07.10.2007) Nessun ripensamento. Nonostante le mille critiche piovute sulla band per la svolta perpetrata con ‘The Cult Is Alive’ i Darkthrone non retrocedono e tornano a proporre quell’impasto primordiale di vecchio metal, thrash ruvido e grezzo rock che aveva caratterizzato la precedente uscita. Basta dare una sguardo alla cover e all’acronimo del titolo (Fuck Off And Die) per rendersi conto della scelta di campo effettuata. Dal nostro punto di vista si tratta di una buona cosa, anche perché non stona come trasformazione di una band che agli inizi ha raccontato con successo il proprio amore per Celtic Frost, Hellhammer e Bathory, mentre ora fa la stessa cosa inglobando nel songwriting come influenza anche il resto di quella scena ricca di gradazioni che ad inizio anni ottanta si univa sotto l’unica bandiera dell’underground. Il bello di ‘F.O.A.D.’ è che lascia trasparire questa sincera passione ad ogni nota (‘Canadian Metal è un manifesto’), il suo problema è che questo riuscirà comprensibile a chi condivide gli ascolti che hanno portato a concepirne l’elaborazione, molto meno a quei fan che vedono i Darkthrone come icona del black metal nordico e basta. Sono infatti questi ultimi ad aver rifiutato la nuova via emettendo condanna di tradimento. Un giudizio superficiale secondo noi, perché a ben ascoltare quelle radici non sono affatto scomparse e il riffing maligno di brani come ‘Pervetor Of The 7 Gates’ o ‘Splitkein Fever ‘ è li a dimostrarlo. Si tratta in fondo di guardare al musicista più che alla pittura facciale e di interpretarne le esigenze espressive alla luce dei fatti. E’ innegabile che a questo disco si adattino alla perfezione aggettivi come mortifero, primitivo, maligno, oscuro, minimale… Qualcuno può discutere che non abbia il diritto di fregiarsi del titolo "black metal"?
da Riccardo Manazza (21.01.2008) Nessun ripensamento. Nonostante le mille critiche piovute sulla band per la svolta perpetrata con ‘The Cult Is Alive’ i Darkthrone non retrocedono e tornano a proporre quell’impasto primordiale di vecchio metal, thrash ruvido e grezzo rock che aveva caratterizzato la precedente uscita. Basta dare una sguardo alla cover e all’acronimo del titolo (Fuck Off And Die) per rendersi conto della scelta di campo effettuata. Dal nostro punto di vista si tratta di una buona cosa, anche perché non stona come trasformazione di una band che agli inizi ha raccontato con successo il proprio amore per Celtic Frost, Hellhammer e Bathory, mentre ora fa la stessa cosa inglobando nel songwriting come influenza anche il resto di quella scena ricca di gradazioni che ad inizio anni ottanta si univa sotto l’unica bandiera dell’underground. Il bello di ‘F.O.A.D.’ è che lascia trasparire questa sincera passione ad ogni nota (‘Canadian Metal è un manifesto’), il suo problema è che questo riuscirà comprensibile a chi condivide gli ascolti che hanno portato a concepirne l’elaborazione, molto meno a quei fan che vedono i Darkthrone come icona del black metal nordico e basta. Sono infatti questi ultimi ad aver rifiutato la nuova via emettendo condanna di tradimento. Un giudizio superficiale secondo noi, perché a ben ascoltare quelle radici non sono affatto scomparse e il riffing maligno di brani come ‘Pervetor Of The 7 Gates’ o ‘Splitkein Fever ‘ è li a dimostrarlo. Si tratta in fondo di guardare al musicista più che alla pittura facciale e di interpretarne le esigenze espressive alla luce dei fatti. E’ innegabile che a questo disco si adattino alla perfezione aggettivi come mortifero, primitivo, maligno, oscuro, minimale… Qualcuno può discutere che non abbia il diritto di fregiarsi del titolo "black metal"?