Hope | CD | Harem Scarem
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| Codice articolo | 435848 |
|---|---|
| Titolo | Hope |
| Genere Musicale | Hard Rock |
| Tema | Band |
| Band | Harem Scarem |
| Data di pubblicazione | 04/07/2008 |
| Tipologia prodotto | CD |
|---|---|
| Media - Formato 1-3 | CD |
CD 1
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1.Watch your back
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2.Time bomb
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3.Hope
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4.Days are numbered
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5.Dark times
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6.Beyond repair
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7.Never too late
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8.Shooting star
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9.Calm before the storm
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10.Nothing without you
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11.Higher (Bonus Track)
da Giovanni Barbo (21.07.2008) Era con grande trepidazione che i fan attendevano quello che Harry Hess ha annunciato come canto del cigno degli Harem Scarem: dopo un carriera che ha visto la band crescere pur rimanendo sempre fedele a se stessa per quasi vent'anni, è arrivato il momento di chiudere il sipario. Così, almeno, si dice. Gli Harem Scarem sono stati, assieme a pochissime altre band - Ten su tutti -, i responsabili di quella rinascita dell'hard rock melodico che sembrava impossibile dopo il durissimo colpo alla credibilità del genere inferto dal ciclone del grunge. A differenza di altri nomi traghettati con difficoltà dai remunerativi anni Ottanta ai cupi anni Novanta, Hess e Lesperance sono nati proprio in quel turbine, e indifferenti alle mode hanno costruito un sound assolutamente riconoscibile, tradizionale ed al tempo stesso moderno, che hanno poi sviluppato con gusto ed intelligenza album dopo album. Lo hanno fatto senza preoccuparsi troppo del futuro, abituando i propri fan a dei rinnovamenti che non sono mai stati stravolgimenti, ma soprattutto ad una costanza qualitativa semplicemente impressionante. E così non deve sorprendere che in "Hope" non ci sia spazio per consuntivi o slanci in avanti, ma soltanto tanta buona musica, hic et nunc. Una sensazione amplificata dai testi di "Days Are Numbered" e "Shooting Star", toccanti inni a cogliere l'attimo e vivere ogni singolo secondo della vita: sono considerazioni come queste, al tempo stesso, che fanno pensare si possa trattare di vero commiato, con tanto di commozione e un velo di malinconia per quel che è stato e non potrà più essere. E' proprio con questo stato d'animo che si finisce - volenti o nolenti - per ascoltare "Hope", musicalmente non lontano - e non a caso - dal capolavoro assoluto della band, quel "Mood Swings" che rimane una perla insuperabile per afflato emotivo e suggestioni sonore. "Hope" non è altrettanto efficace, ma non mancano episodi emozionanti, specialmente quelli dove la band si lascia andare a ritmi più rilassati, come la splendida "Nothing Without You". Azzeccatissima, per lo stesso motivo, la sentita riproposizione acustica di "Higher". L'uso delle voci, uno dei trademark che ha reso la band grande e riconoscibilissima, emerge con tutta la sua magia in "Time Bomb" o, dopo l'avvio aggressivo, nel chorus della title track e nell'ariosa "Never Too Late", uno dei pezzi più asciutti e diretti del lotto. Non mancano, però, momenti più in linea con gli ultimi lavori: è il caso dell'opener "Watch Your Back" o della meno efficace "Calm Before The Storm". Nel complesso l'album conferma la capacità della band canadese di saper regalare sonorità sempre fresche e coinvolgenti pur partendo dagli stessi familiari ingredienti. Per tutti questi motivi, "Hope" è un commiato da band di gran classe. E' già tempo di rimpianti?