Immortal | CD | Pyramaze
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| Codice articolo | 435705 |
|---|---|
| Titolo | Immortal |
| Genere Musicale | Heavy Metal |
| Tema | Band |
| Band | Pyramaze |
| Data di pubblicazione | 30/05/2008 |
| Tipologia prodotto | CD |
|---|---|
| Media - Formato 1-3 | CD |
CD 1
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1.Arise
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2.Year Of The Phoenix
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3.Ghost Light
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4.Touched By The Mara
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5.A beautiful death
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6.Legacy In A Rhyme
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7.Caramon's Poem
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8.The Highland
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9.Shadow Of The Beast
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10.March Through An Endless Rain
da Tommaso Dainese (21.07.2008) Nuovo album per i Pyramaze con alla voce il buon Matthew Barlow, ora tornato in forza negli Iced Earth. I nostri non si distaccano molto dalle precedenti uscite. "Immortal" conferma la doti canore di Barlow e le capacità della band. Il genere proposto non è completamente definibile ma per comodità potremo identificarlo in un power/heavy/prog con forti richiami alla scena tedesca. "Year of the Phoenix" parte con sonorità molto vicine al power classico, ma subito le magniloquenti tastiere ci fanno capire che non ci troviamo di fronte al solito album con doppia cassa sparata a mille. Se "Ghost Light" delude per un ritornello davvero scialbo, in "Touched By The Mara" emerge tutta la vena prog, attraverso un pezzo veramente articolato che passa attraverso momenti più decisi e rallentamenti atmosferici. Non poteva mancare nemmeno la ballad "Legacy in rhyme", in cui Barlow passa nettamente in primo piano, con una prova di primo piano. Altro pezzo degno di nota la piacevole "The Highland", che già dal titolo richiama elementi celtici e musiche folk. Si può dire che i Pyramaze provano a fare con il power ciò che i Queensryche avevano provato a fare con l’Hard Rock e l’Heavy Metal, mischiando il tutto con il Prog e questa volta anche con imperiose tastiere. L’album viaggia mediamente su un buon livello, di certo non annoia, ma si fa fatica ad essere veramente coinvolti dalle, seppur buone, melodie. La proposta è decisamente interessante ma "Immortal" fa veramente fatica a decollare. Buona la produzione che riesce ad equilibrare sapientemente tastiere e chitarre. Una band comunque da tener d’occhio per il futuro: i margini di miglioramento ci sono e arriveranno.