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| Tipologia prodotto | LP |
|---|---|
| Media - Formato 1-3 | 2-LP |
da Marcel Anders (19.07.2007) La mancanza del titolo e l'artwork indecifrabile parlano da soli: con il loro ottavo album i californiani celebrano una vera rinascita. Senza il batterista David Silveria, lontani dal Rap-Rock del passato e senza le ripetizioni continue nei ritornelli, Korn suona come il consapevole addio al Nu Metal targato anni 90. A farsi sentire nelle tredici tracce sono soprattutto gli sferici suoni di una tastiera lugubre, le corde spesse delle chitarre, l'epicità dei cori e i ben dosati attacchi di chitarra-basso. Il suono si è fatto più visionario, come una colonna sonora rumorosa di un film Sci Fi/Horror. E anche testi di Jonathan Davis mostrano una nuova maturità e una maggiore ampiezza di visione. Si parla di inquinamento ("Evolution"), della pochezza politica sotto la presidenza di Bush ("Innocent bystander"), del teatrino con l'ex chitarrista Head ("Ever be"), così come della malattia al sangue che ha quasi ucciso lo stesso Davis nell'estate 2006 ("Starting over"). Allo stesso tempo la band suona fresca, vitale e potente come non si sentiva da tempo. Vecchi eroi tornati a dare il massimo!