Lonely are the brave | CD | Jorn

da Giovanni Barbo (21.07.2008) Maestoso. Con questo aggettivo si potrebbe cercare di riassumere il nuovo lavoro solista di Jorn, ovvero quello sin qui più maturo ed al tempo stesso più vicino allo scomodo termine di paragone di re Coverdale. Specialmente all'inizio, infatti, ci si muove in territori decisamente vicini a quelli degli Whitesnake, in particolar modo la "1987"-era. Ma la cosa, visti i livelli su cui si muove il cantante norvegese, non si rivela un fattore negativo né gli si ritorce contro. Anzi. All'inizio Jorn sembra voler dare battaglia nel vero senso della parola: del resto scenari di questo tipo hanno contraddistinto la sua carriera e il suo incontro musicale con Russell Allen. Sulla stessa linea d'onda l'andatura doomeggiante e le atmosfere epiche quasi à la Manowar di "War Of The World", che portano Jorn sui suoi percorsi più personali. L'apice, in questo senso, viene raggiunto con il sensazionale ed agile chorus di "Shadow People", dopo un'intro militaresca a suon di mitragliate ed un'andatura fatta di furiose cavalcate e solenni quanto emozionanti rallentamenti. Ma, si diceva, il fantasma di Coverdale è presente più del solito a fiatare sul collo del prode Jorn. Non è bello continuare ad evocarlo, ma in casi nobilitanti come questo c'è davvero poco di cui vergognarsi. Semplicemente entusiasmante, ad esempio, l'afflato epico di "Promises", che procede maestosa - appunto -, in questo risultanto paradigmatica della classe di un cantante che troppo spesso, nelle prove da solista, non è stato accompagnato da una qualità compositiva all'altezza della sua ugola e che finalmente può prestare la propria voce ed interpretazione a pezzi che coniugano melodia e potenza con equilibrio ed entusiasmo al tempo stesso. Da menzionare pure la performance a tratti quasi mefistofelica del duo chitarristico formato da Viggo Lofstad e Tore Moren, in un album che è potente e solido come una roccia. Il testo di "Lonely Are The Brave" è una vera e propria dichiarazione d'intenti: "This is my road, it's just rock'n roll and there's one thing i Know: Lonely are the brave." E così Jorn prosegue imperterrito e testardo sulla sua strada. I risultati, stavolta, sembrano proprio dargli ragione