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Serpent saints | CD | Entombed

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Death Rock al massimo livello con riff killer e LG al top!
Codice articolo 432193
Titolo Serpent saints
Genere Musicale Death Metal
Tema Band
Band Entombed
Data di pubblicazione 13/07/2007
Tipologia prodotto CD
Media - Formato 1-3 CD

CD 1

  • 1.
    Serpent Saints
  • 2.
    Masters Of Death
  • 3.
    Amok
  • 4.
    Thy Kingdom Coma
  • 5.
    When in Sodom
  • 6.
    In The Blood
  • 7.
    Ministry
  • 8.
    The Dead, The Dying And The Dying To Be Dead
  • 9.
    Warfare, Plague, Famine, Death
  • 10.
    Love Song For Lucifer

da Riccardo Manazza (21.01.2008) Tra momenti riusciti ed altri da dimenticare (tipo l’ultimo mediocre ‘Inferno’) gli Entombed continuano a trascinare il loro suono per questo mondo senza preoccuparsi troppo di quale sia la forma finale in cui esso si solidificherà al momento dell’incisione di un album. ‘Serpent Saints’ è solo l’ennesima dimostrazione che la band non cerca di suonare qualcosa di preciso, ma si ritrova a comporre brani sull’ispirazione del momento. Ecco quindi che alcune tracce raccolte in questo lavoro suonano per certi versi accostabili al death metal dei primordi (‘Masters Of Death’ ad esempio), ma altre non si allontano comunque da quella facciata death-rock e parzialmente hardcore che Petrov e soci hanno incarnato spesso e volentieri. Non potrebbe forse essere altrimenti per canzoni che si appoggiano immancabilmente su riff di chitarra spesso serrati e sulle ritmiche compatte. Impossibile non rintracciare in un brano come ‘When In Sodom’ un tributo ai maestri del metallo in nero Venom, ma allo stesso tempo una song come ‘Amok’ possiede l’incedere granitico di quel capolavoro del groove che è ‘Wolverine Blues’. E’ una lotta tra ispirazioni diverse che però convivono tranquillamente nel talento di una band che ha saputo trovare il punto comune tra le varie culture del rock suonato in cantina, sia esso death, thrash, core, garage e quel che vi pare. E quando i brani si azzeccano, con questa attitudine alle spalle, non può che uscirne un girone infernale di corpi saltellanti tra fiumi di birra e grande sbattimento di teste. Buon divertimento.

da Riccardo Manazza (17.10.2007) Tra momenti riusciti ed altri da dimenticare (tipo l’ultimo mediocre ‘Inferno’) gli Entombed continuano a trascinare il loro suono per questo mondo senza preoccuparsi troppo di quale sia la forma finale in cui esso si solidificherà al momento dell’incisione di un album. ‘Serpent Saints’ è solo l’ennesima dimostrazione che la band non cerca di suonare qualcosa di preciso, ma si ritrova a comporre brani sull’ispirazione del momento. Ecco quindi che alcune tracce raccolte in questo lavoro suonano per certi versi accostabili al death metal dei primordi (‘Masters Of Death’ ad esempio), ma altre non si allontano comunque da quella facciata death-rock e parzialmente hardcore che Petrov e soci hanno incarnato spesso e volentieri. Non potrebbe forse essere altrimenti per canzoni che si appoggiano immancabilmente su riff di chitarra spesso serrati e sulle ritmiche compatte. Impossibile non rintracciare in un brano come ‘When In Sodom’ un tributo ai maestri del metallo in nero Venom, ma allo stesso tempo una song come ‘Amok’ possiede l’incedere granitico di quel capolavoro del groove che è ‘Wolverine Blues’. E’ una lotta tra ispirazioni diverse che però convivono tranquillamente nel talento di una band che ha saputo trovare il punto comune tra le varie culture del rock suonato in cantina, sia esso death, thrash, core, garage e quel che vi pare. E quando i brani si azzeccano, con questa attitudine alle spalle, non può che uscirne un girone infernale di corpi saltellanti tra fiumi di birra e grande sbattimento di teste. Buon divertimento.