Street poetry | CD | Hanoi Rocks
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| Codice articolo | 432932 |
|---|---|
| Titolo | Street poetry |
| Genere Musicale | Hard Rock |
| Tema | Band |
| Band | Hanoi Rocks |
| Data di pubblicazione | 07/09/2007 |
| Tipologia prodotto | CD |
|---|---|
| Media - Formato 1-3 | CD |
CD 1
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1.Hypermobile
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2.Street poetry
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3.Fashion
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4.Highwired
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5.Power of persuasion
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6.Teenage revolution
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7.Worth your weight in gold
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8.Transcendental groove
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9.This one's for rock'n'roll
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10.Powertrip
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11.Walkin' away
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12.Tootin' star
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13.Fumblefoot and Busy bee
da Giovanni Barbo (21.01.2008) L'attesa per il nuovo lavoro degli Hanoi Rocks era, per gli appassionati di glam, rock'n'roll e dintorni, semplicemente spasmodica. La band finlandese non solo sta vivendo una seconda vita, ma con il capolavoro 'Another Hostile Takeover', ha firmato quella che musicalmente è l'opera migliore della sua carriera. Preceduto dal singolo di successo 'Fashion', ecco allora il nuovo 'Street Poetry', che fin dall'azzeccatissimo titolo fotografa quello che sono e sono stati gli Hanoi Rocks. L'identità di Mike Monroe è soci è trasfusa senza perdite di liquido nella splendida title track e nell'ingenua e quasi commovente 'This One's for Rock 'n' Roll', che assieme riuniscono i cardini della poetica della band finlandese. Salta subito all'occhio come gli Hanoi Rocks siano meno malinconici che in passato, anche rispetto alle ultimissime uscite: già il fatto che non sia presente nessuna ballad è di per sé indicativo, ma è in generale il mood che si respira ad essere diverso. Non peggiore, sicuramente meno vario, decisamente sempre e ancora credibilissimo. Lo spirito della band può probabilmente essere riassunto con questi versi da 'Highwired' ("rubati" allo psicoterapista Sheldon Kopp): 'Regret can be instructive, bur remorse is just a waste of time'. I capolavori gli Hanoi Rocks li piazzano senz'altro proprio con le già citate 'Fashion' e 'Highwired': leggerezza unita ad un filo di malinconia, la capacità di Michael Monroe di danzare in equilibrio precario sulle linee melodiche, rendendole pericolose ed affascinanti, il talento di scrivere dei chorus irresistibili, fra il sarcasmo e l'ironia. 'Fashion', in particolare riprende un discorso iniziato con 'People Like Me', che aveva segnato la rinascita della band finlandese. Si diceva che 'Street Poetry' è meno variegato rispetto ad 'Another Hostile Takeover', ma ciò non significa che non siano presenti significative variazioni sul tema: ecco, quindi, la deliziosa 'Power of Persuasion', e il retro glam di 'Teenage Revolution'. Torna la malinconia in 'Worth Your Weight in Gold', ma è solo un attimo. Sono presenti, purtroppo, rispetto all'album precedente alcuni filler, che spostano il giudizio complessivo da "eccellente" a "molto buono". In particolare, il finale non si accorda ai livelli di quanto proposto nella prima splendida parte. Fa eccezione l'ipnotico e tipicamente Hanoi Rocks giro di chitarra di 'Powertrip', per il resto episodio non trascendentale. Sporco, divertente, rock'n'roll: questi gli aggettivi per 'Street Poetry', che confermano la quasi incredibile seconda vita artistica degli Hanoi Rocks.
da Mape Ollila (07.10.2007) L'attesa per il nuovo lavoro degli Hanoi Rocks era, per gli appassionati di glam, rock'n'roll e dintorni, semplicemente spasmodica. La band finlandese non solo sta vivendo una seconda vita, ma con il capolavoro 'Another Hostile Takeover', ha firmato quella che musicalmente è l'opera migliore della sua carriera. Preceduto dal singolo di successo 'Fashion', ecco allora il nuovo 'Street Poetry', che fin dall'azzeccatissimo titolo fotografa quello che sono e sono stati gli Hanoi Rocks. L'identità di Mike Monroe è soci è trasfusa senza perdite di liquido nella splendida title track e nell'ingenua e quasi commovente 'This One's for Rock 'n' Roll', che assieme riuniscono i cardini della poetica della band finlandese. Salta subito all'occhio come gli Hanoi Rocks siano meno malinconici che in passato, anche rispetto alle ultimissime uscite: già il fatto che non sia presente nessuna ballad è di per sé indicativo, ma è in generale il mood che si respira ad essere diverso. Non peggiore, sicuramente meno vario, decisamente sempre e ancora credibilissimo. Lo spirito della band può probabilmente essere riassunto con questi versi da 'Highwired' ("rubati" allo psicoterapista Sheldon Kopp): 'Regret can be instructive, bur remorse is just a waste of time'. I capolavori gli Hanoi Rocks li piazzano senz'altro proprio con le già citate 'Fashion' e 'Highwired': leggerezza unita ad un filo di malinconia, la capacità di Michael Monroe di danzare in equilibrio precario sulle linee melodiche, rendendole pericolose ed affascinanti, il talento di scrivere dei chorus irresistibili, fra il sarcasmo e l'ironia. 'Fashion', in particolare riprende un discorso iniziato con 'People Like Me', che aveva segnato la rinascita della band finlandese. Si diceva che 'Street Poetry' è meno variegato rispetto ad 'Another Hostile Takeover', ma ciò non significa che non siano presenti significative variazioni sul tema: ecco, quindi, la deliziosa 'Power of Persuasion', e il retro glam di 'Teenage Revolution'. Torna la malinconia in 'Worth Your Weight in Gold', ma è solo un attimo. Sono presenti, purtroppo, rispetto all'album precedente alcuni filler, che spostano il giudizio complessivo da "eccellente" a "molto buono". In particolare, il finale non si accorda ai livelli di quanto proposto nella prima splendida parte. Fa eccezione l'ipnotico e tipicamente Hanoi Rocks giro di chitarra di 'Powertrip', per il resto episodio non trascendentale. Sporco, divertente, rock'n'roll: questi gli aggettivi per 'Street Poetry', che confermano la quasi incredibile seconda vita artistica degli Hanoi Rocks.