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The scythe | CD | Elvenking

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Descrizione articolo

La prima edizione contiene una bonus track.

Musicalmente hanno numerose influenza Power Metal, linee vocali limpide, growl, cori complessi, melodie folk, parti orchestrali e campionature.

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Scheda Articolo

Codice articolo 432539
Genere Musicale Folk Metal
Esclusiva EMP No
Media - Formato 1-3 CD
Tema Band
Band Elvenking
Tipologia prodotto CD
Data di pubblicazione 14/09/2007
Genere Unisex

CD 1

  • 1.
    The scythe I
  • 2.
    The scythe II
  • 3.
    The scythe III
  • 4.
    The scythe IV
  • 5.
    The scythe V
  • 6.
    The scythe VI
  • 7.
    The scythe VII
  • 8.
    The scythe VIII
  • 9.
    Lost hill of memories I
  • 10.
    Lost hill of memories II
  • 11.
    Lost hill of memories III
  • 12.
    Lost hill of memories IV
  • 13.
    Lost hill of memories V
  • 14.
    Lost hill of memories VI
  • 15.
    Lost hill of memories VII
  • 16.
    Lost hill of memories VIII
  • 17.
    Infection I
  • 18.
    Infection II
  • 19.
    Infection III
  • 20.
    Infection IV
  • 21.
    Infection V
  • 22.
    Infection VI
  • 23.
    Infection VII
  • 24.
    Infection VIII
  • 25.
    Poison tears I
  • 26.
    Poison tears II
  • 27.
    Poison tears III
  • 28.
    Poison tears IV
  • 29.
    Poison tears V
  • 30.
    Poison tears VI
  • 31.
    Poison tears VII
  • 32.
    Poison tears VIII
  • 33.
    A riddle of stars I
  • 34.
    A riddle of stars II
  • 35.
    A riddle of stars III
  • 36.
    A riddle of stars IV
  • 37.
    A riddle of stars V
  • 38.
    A riddle of stars VI
  • 39.
    A riddle of stars VII
  • 40.
    A riddle of stars VIII
  • 41.
    Romance and wrath I
  • 42.
    Romance and wrath II
  • 43.
    Romance and wrath III
  • 44.
    Romance and wrath IV
  • 45.
    Romance and wrath V
  • 46.
    Romance and wrath VI
  • 47.
    Romance and wrath VII
  • 48.
    Romance and wrath VIII
  • 49.
    Romance and wrath IX
  • 50.
    The divided heart I
  • 51.
    The divided heart II
  • 52.
    The divided heart III
  • 53.
    The divided heart IV
  • 54.
    The divided heart V
  • 55.
    The divided heart VI
  • 56.
    The divided heart VII
  • 57.
    The divided heart VIII
  • 58.
    The divided heart IX
  • 59.
    Totentanz I
  • 60.
    Totentanz II
  • 61.
    Totentanz III
  • 62.
    Totentanz IV
  • 63.
    Totentanz V
  • 64.
    Totentanz VI
  • 65.
    Totentanz VII
  • 66.
    Totentanz VIII
  • 67.
    Death and the suffering [Part I]
  • 68.
    Death and the suffering [Part II]
  • 69.
    Death and the suffering [Part III]
  • 70.
    Death and the suffering [Part IV]
  • 71.
    Death and the suffering [Part V]
  • 72.
    Death and the suffering [Part VI]
  • 73.
    Death and the suffering [Part VII]
  • 74.
    Death and the suffering [Part VIII]
  • 75.
    Death and the suffering [Part IX]
  • 76.
    Dominhate I
  • 77.
    Dominhate II
  • 78.
    Dominhate III
  • 79.
    Dominhate IV
  • 80.
    Dominhate V
  • 81.
    Dominhate VI
  • 82.
    Dominhate VII
  • 83.
    Dominhate VIII
  • 84.
    Dominhate IX

da Lisa Hofer (07.10.2007) Grinta e passione. Gli Elvenking tornano in scena con ‘The Scythe’, senza dubbio l’album più aggressivo dei bardi friulani,un platter in cui la band mette in luce le influenze che più devono al death metal melodico, con riferimenti ad acts del calibro di In Flames e Soilwork. Il sound è compatto e spesso contraddistinto dalla velocità di esecuzione, con l’accento sulle versatili vocals di Damnagoras (che ricorre al growl con maggior frequenza che in passato) e le chitarre di Ayden, taglienti ma capaci di ricamare ottime melodie. I fan della prima ora infatti, non devono preoccuparsi. ‘The Scythe’ ricalca alla perfezione quegli elementi distintivi che da sempre accompagnano il six-piece di Pordenone, rendendolo di fatto uno degli act di metal classico tricolore più particolari e interessanti. Spazio dunque al violino e alle tastiere di Elyghen, che a volte sovrappone gli strumenti alle chitarre (come nell’ottima ‘Lost Hill Of Memories’) e altre si ritaglia degli ampi cammei, in special modo nelle parti più sognanti e dal sapore folk. Le canzoni si adagiano su di un panorama semi-concettuale in cui ricorre la tematica della Morte esplorata sotto differenti aspetti (un argomento tanto forte spiega anche la natura più aggressiva del sound) e tra di esse vogliamo citare ‘Infection’, un brano tagliente e dalla natura swedish death, la successiva ‘Poison Tears’, dal taglio più melodico ma comunque rocciosa e ancora ‘Divided Heart’ (dal quale è stato estratto un video), una song più fruibile e dal refrain molto catchy, ma per nulla banale. Da menzionare anche l’intermezzo acustico ‘Totentanz’ e la conclusiva suite ‘Dominhate’ che, seguendo una ulteriore prerogativa della band, si rivela un brano lungo e ben strutturato tra parti metal e parentesi folk, in cui la sovrapposizione delle tre voci (pulita, growl e femminile) regala un momento di reale emozione. Per concludere, segnaliamo la partecipazione di Mike Wead (King Diamond, Mercyful Fate, Candlemass), autore di due assoli e "ciliegina" di un platter di ottima fattura che non mancherà di soddisfare i fan della band e probabilmente, grazie alla sua natura più moderna e graffiante, saprà costruire una base di nuovi supporter.

da Andrea Sacchi (21.01.2008) Grinta e passione. Gli Elvenking tornano in scena con ‘The Scythe’, senza dubbio l’album più aggressivo dei bardi friulani,un platter in cui la band mette in luce le influenze che più devono al death metal melodico, con riferimenti ad acts del calibro di In Flames e Soilwork. Il sound è compatto e spesso contraddistinto dalla velocità di esecuzione, con l’accento sulle versatili vocals di Damnagoras (che ricorre al growl con maggior frequenza che in passato) e le chitarre di Ayden, taglienti ma capaci di ricamare ottime melodie. I fan della prima ora infatti, non devono preoccuparsi. ‘The Scythe’ ricalca alla perfezione quegli elementi distintivi che da sempre accompagnano il six-piece di Pordenone, rendendolo di fatto uno degli act di metal classico tricolore più particolari e interessanti. Spazio dunque al violino e alle tastiere di Elyghen, che a volte sovrappone gli strumenti alle chitarre (come nell’ottima ‘Lost Hill Of Memories’) e altre si ritaglia degli ampi cammei, in special modo nelle parti più sognanti e dal sapore folk. Le canzoni si adagiano su di un panorama semi-concettuale in cui ricorre la tematica della Morte esplorata sotto differenti aspetti (un argomento tanto forte spiega anche la natura più aggressiva del sound) e tra di esse vogliamo citare ‘Infection’, un brano tagliente e dalla natura swedish death, la successiva ‘Poison Tears’, dal taglio più melodico ma comunque rocciosa e ancora ‘Divided Heart’ (dal quale è stato estratto un video), una song più fruibile e dal refrain molto catchy, ma per nulla banale. Da menzionare anche l’intermezzo acustico ‘Totentanz’ e la conclusiva suite ‘Dominhate’ che, seguendo una ulteriore prerogativa della band, si rivela un brano lungo e ben strutturato tra parti metal e parentesi folk, in cui la sovrapposizione delle tre voci (pulita, growl e femminile) regala un momento di reale emozione. Per concludere, segnaliamo la partecipazione di Mike Wead (King Diamond, Mercyful Fate, Candlemass), autore di due assoli e "ciliegina" di un platter di ottima fattura che non mancherà di soddisfare i fan della band e probabilmente, grazie alla sua natura più moderna e graffiante, saprà costruire una base di nuovi supporter.

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